LETTERA
Succhi di frutta al posto dei farmaci
Ciao Valdo, scusa il lungo silenzio ma sembra che il mio lavoro sia un caleidoscopio.
Comunque sto bene, anche se non riesco ancora ad abituarmi che mio figlio di 21 anni sia andato a studiare a Monaco di Baviera.
Ho bisogno di sottoporti un quesito relativo ad alcune tue tesine dove ho letto la frase succo d’arancia contro il cumadin e l’eutirox.
Il discorso frutta sta già funzionando
Mio marito 58enne è stato operato un anno fa per la sostituzione della valvola tricuspide (era bicuspide dalla nascita) e sostituzione di un tratto di aorta (aveva diametro 60 anziché 45).
Tutto bene per il momento, ma costretto a prendere il cumadin per tenere la viscosità su livelli 2.5-3.5.
Poiché ho adottato, da quando ti ho reincontrato, la dieta fruttariano-crudista con grande aiuto dall’orto fantastico che ho preparato, fornisco anche a lui lo stesso standard, almeno nei giorni in cui è a casa, col risultato che all’ultimo controllo ematico il valore apparso è sul livello 6, che è davvero ottimo.
Evidentemente il discorso frutta sta funzionando.
Qualche dritta per continuare su questo percorso
Chiedo dunque consigli per continuare su questa strada, oppure segnalami le tesine adeguate.
I dati su mio marito: 58 anni, peso 79, altezza 1.75, attività fisica costante, viaggia molto in auto e in aereo per lavoro, rapinatore di frutta e verdura ma secondo schemi antichi, senza tener conto della compatibilità di un frutto con l’altro, pesce, qualche bistecca, molti legumi e molti semi, poca pasta, riso, poco pane, qualche bicchiere di vino, no superalcolici, no latticini al momento, no zucchero, no dolci, no gas. Grazie mille e un caro saluto.
Flavia
RISPOSTA
Prendere una decisione e passare il guado
Ciao Flavia, confermo la mia frase. Confermo come la frutta sia antitetica a tutti i farmaci, per cui si impone una scelta coraggiosa e decisa, anche rapida.
Non si può tenere il piede su due staffe, un occhio alla natura e uno ai controlli medici e alle dosi farmacologiche. Non funziona.
Consiglio a te e tuo marito un periodo di relax, magari in concomitanza con le ferie estive, e un passaggio del Rubicone in linea con la scelta che hai già felicemente adottato.
Il crudismo vegano è un modo semplice e frugale, e non presenta grossi problemi di adattamento, come si vuol far credere
Problemi particolari con la frutta e la verdura non esistono.
Quando riesci a massimizzare l’input di frutta piazzandola in 2-3 colazioni mattiniere e 2 merende pomeridiane, e riservando le verdure crude a foglia (seguite da un secondo di legumi, o patate, o cereali, o pasta, o pizza vegana, e da manciata mandorle nel finale) per pranzo e cena, hai già risolto tutti i problemi.
Tutte le tesine recenti vanno lette con pazienza.
Molte di esse contengonoo i soliti miei schemi alimentari che ricalcano quanto appena detto.
I piccoli segreti della frutta
I frutti si mangiano sempre a stomaco vuoto, e si digeriscono in genere nel giro di mezz’ora.
Stesso discorso per i centrifugati di carote, sedano, ananas, e quelli di rape, carote e ananas.
Mela, ananas e papaia si possono mescolare dovunque, in quanto dotati di enzimi anti-fermentanti.
Gli ottimi meloni e angurie vanno presi in abbondanza ma sempre rigorosamente da soli, in quanto dotati di zuccheri molto facili a degenerare.
La frutta secca a fine pasto (pranzo e cena) perché richiede tempi digestivi lunghi (2 ore e oltre).
A fine pasto accettare al massimo la mela.
Evitare le macedonie, specie se con meloni e angurie.
Che senso ha fluidificare il sangue col farmaco e viscosizzarlo nel contempo con le bistecche?
Non esagerate coi legumi. Nel caso di piatti cotti tipo riso, pasta e simili, farli sempre precedere da piatto di verdura cruda, con germogli, ravanelli e avocado.
Le bistecche e le anime acquatiche vanno tirate via senza remissioni, ma non per ordine mio.
E’ un discorso di coerenza culturale prima ancora che di salutismo.
Eliminando la bistecca e il pesciolino tuo marito eliminerà pure il vino.
Il ricorso a verdure amare, tipo radicchio, tarassaco lattughe, ravanelli, rucole, crescione d’acqua, cavolo crudo, darà una mano alla fluidificazione del sangue.
Che senso ha prendere farmaci fluidificanti e mangiare nel contempo sardelle e bistecche emoviscosizzanti?
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Romma e ABIN-Bergamo